Olimpiadi: anche per le medaglie di Rio 2016 varrà il fattore-campo?





Anche alle Olimpiadi conta il “fattore campo”: nel senso che la rappresentativa della nazione organizzatrice vince di solito più medaglie di quante conquistate in media nelle altre edizioni dei Giochi. Questo quanto emerge da una ricerca condotta almanacchi alla mano dal sito Supernews, che rivela appunto come il gareggiare in casa abbia avuto il suo peso in 24 delle 27 Olimpiadi sinora disputate.All’inizio anche di più In particolare, sono state le primissime edizioni dei Giochi a favorire i “team” di casa, già a partire da Atene 1896, in cui i greci conquistarono ben 46 medaglie, un numero decisamente superiore alle 4 vinte di media nelle successive Olimpiadi.Mentre nel 1904 a St. Louis furono gli americani ad aggiudicarsi addirittura 145 medaglie in più rispetto alla media, mettendone in bacheca 238 in totale. E quattro anni dopo, ai Giochi di Londra 1908, toccò invece ai britannici vincere 117 medaglie in più della media (146 totali). Un exploit – quello degli atleti del Regno Unito – bissato poi nel 2012, anche se in tono minore: 65 medaglie, di cui ben 29 ori (20 in più rispetto alla media.A Roma effetto ridotto Nel 1960, in occasione dei Giochi di Roma, l’Italia non approfittò però troppo dell’essere padrona di casa: in quella comunque storica edizione, infatti, i nostri atleti raccolsero 36 medaglie in totale, certamente più della media di 20,37 ma senza appunto esagerare.Le edizioni “anomale” Come scritto sopra, in sole tre edizioni su 27 le Nazioni ospitanti hanno vinto un numero di medaglie inferiore alla media

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Pubblicato il: 20 Luglio 2016

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