Il blitz della Guardia di Finanza che lunedì 4 luglio ha eseguito un maxisequestro d’urgenza di 11 milioni alla Parmacotto, a favore di Simest, bloccandone l’intero patrimonio (si veda altro articolo di BeBeez), ha fatto slittare l’omologa del concordato preventivo prevista per ieri. Ieri mattina, infatti, gli avvocati difensori di Parmacotto, Andrea Mora e Mario Bonati, hanno chiesto al tribunale civile di Parma il rinvio in attesa che si concluda un eventuale iter di impugnazioni del provvedimento di sequestro. Il tribunale ha accolto la richiesta e si è riniviato il tutto al prossimo 12 ottobre. Per quella data si valuterà se il sequestro, disposto nell’ambito di un’inchiesta per truffa aggravata allo Stato,sia d’ostacolo per l’omologa del concordato. Trattandosi di un dispositivo d’urgenza, deve essere ancora convalidato dal gip. La decisione del giudice per le indagini preliminari potrà essere un rigetto o un accoglimento della domanda della Procura, ma in ogni caso apre la strada a un appello al riesame e successivamente in Cassazione da parte della difesa o della Procura (si veda Repubblica.it).
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