Politiche attive del lavoro, appello Cisl Lombardia per la nuova legislatura





Politiche attive del lavoro, nella prossima legislatura la Regione potrà e dovrà fare di più. Attraverso interventi mirati e concreti, che agevolino la ricollocazione delle fasce più deboli ancora oggi escluse dal mercato. E’ quanto sostiene la Cisl Lombardia, che nel suo “Appello sulle politiche del lavoro in Regione Lombardia”, inviato ai gruppi consiliari di Regione Lombardia, articola una serie di riflessioni e proposte per la nuova legislatura. AGGIUSTAMENTI IRRINUNCIABILI “Nonostante i segnali di ripresa e i dati lombardi senz’altro incoraggianti rispetto al resto del Paese – sottolinea Mirko Dolzadelli, segretario regionale con delega al Mercato del lavoro – nella nostra Regione giovani e donne scontano ancora forti difficoltà nell’inserimento lavorativo. Pur condividendo la scelta di puntare in Lombardia su due pilastri di politiche attive, Dote Unica lavoro e Azioni Reti Lavoro, per la prossima legislatura riteniamo irrinunciabili alcuni aggiustamenti che diano concrete opportunità di inserimento”. UNA LINEA DEDICATA PER I DISOCCUPATI CON UNA LUNGA INATTIVITÀ Secondo la Cisl Lombardia, nella profilazione di Dote Unica Lavoro, i disoccupati di breve durata, ma che provengono da lunghi periodi di inattività per cassa integrazione o contratto di solidarietà, avrebbero bisogno di linea dedicata

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Pubblicato il: 8 Febbraio 2018

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