Primavera a Firenze, la nuova Collezione Roberto Casamonti





Inaugurato il secondo capitolo della Collezione Casamonti – la cui direzione è affidata, dalla sua apertura nel 2018 alla storica dell’arte Sonia Zampini – con circa 80 opere, (qui a sn Cragg eroded land – fronte copia) allestita al Piano Nobile di Palazzo Bartolini Salimbeni, storico edificio capolavoro architettonico rinascimentale opera di Baccio d’Agnolo, con l’arte contemporanea dagli Anni Sessanta a oggi, tra Italia ed Europa. A un anno di distanza dalla precedente inaugurazione che terminava il proprio viaggio con Fontana negli anni Sessanta, riprende la narrazione del secondo Novecento con una personale interpretazione della storia dell’arte “anche se, ha precisato Casamonti, naturalmente nelle mie decisioni ha contato anche l’autorevolezza di qualche storia artistica che ho constatato essere obiettivamente fondata”. Se il primo capitolo era più semplice e immediato, il secondo è grandioso, imponente, commovente: un’antologia del contemporaneo che attinge all’Italia e a livello internazionale con una selezione ampia e di altissimo profilo degli artisti, opere di grande valore e una scelta inusuale e inconsueta per cogliere il lato meno pubblicizzato degli artisti, soprattutto in alcuni casi. La collezione straordinaria rappresenta anche un grande contributo di questo collezionista alla città che aveva già fatto un grande lavoro con Tornabuoni e arte e ora, in comodato, concede alla città una grande apertura sul contemporaneo

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Pubblicato il: 28 Maggio 2019

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