Private banking, enorme spazio di crescita per gli investimenti in asset alternativi. I risultati dello studio AIPB-BCG





Lo sviluppo dei prodotti alternativi e dei cosiddetti private asset (private debt, private equity, fondi real estate) rappresenta un’importante opportunità offerta dal mercato per ottimizzare l’allocazione di portafoglio dei clienti italiani del private banking. L’Italia, infatti, parte da una quota di 0,2% in investimenti alternativi rispetto al 3-4% in altri mercati sviluppati. Il calcolo è incluso nella ricerca “Il Private Banking nel Mondo”, prima edizione dell’osservatorio internazionale sul private banking realizzato da AIPB (Associazione Italiana Private Banking) e The Boston Consulting Group in occasione del XIII Forum del Private Banking che si svolgerà a Milano il prossimo 9 novembre (scarica qui le slide di presentazione dello studio).  La ricerca, anticipata ieri alla stampa, mostra che alcuni dei player più avanzati investono più del 20% delle masse negli asset alternativi, soprattutto negli Usa. Secondo lo studio, questi prodotti recano un importante beneficio al sistema Paese, promuovendo nella pratica il ponte tra risparmio del paese ed economia reale. 

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Pubblicato il: 7 Novembre 2017

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