Renzi, "No" è Partito nazione e ora basta liti nel Pd





Roma – Matteo Renzi suona la carica al popolo del Pd. E dal palco della manifestazione di Roma, organizzata a sostegno del Sì al referendum costituzionale del 4 dicembre, attacca la 'vecchia guardia', che non vuole la riforma costituzionale solo perché non l'hanno scritta loro, ma "se voi avete fallito non potete impedire a noi di provarci". Poi, il presidente del Consiglio bacchetta più volte la minoranza dem: "Basta con i litigi", perché "il nostro destino non è litigare al nostro interno ma cambiare l'Italia, non possiamo continuare a guardarci l'ombelico" e, soprattutto, il premier sfida la sinistra interna a non usare la legge elettorale come un alibi per votare No al referendum, perché sulle modifiche all'Italicum "non solo abbiamo aperto una porta, ma l'abbiamo spalancata". Un messaggio diretto soprattutto a Gianni Cuperlo, che per la minoranza siede al tavolo della Commissione Pd per lavorare all'intesa sulle modifiche all'Italicum. Cuperlo oggi ha deciso di essere presente in piazza del Popolo (facendosi anche immortalare in un selfie con la ministra Boschi), ma ha avvertito il premier: "Renzi ha il dovere di tenere unito il partito" e "farsi carico" delle posizioni diverse. Foto di Mc360photo "Io lavoro per arrivare a un accordo.

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Pubblicato il: 30 Ottobre 2016

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