Sciopero dei medici, a Brescia un’adesione di principio generale e sentita





I dati bresciani sull’adesione allo sciopero di medici, veterinari e dirigenti del Servizio Sanitario Nazionale sembrano in controtendenza rispetto all’80% rilevato a livello nazionale. Ma forse ciò che dicono i numeri andrebbe accompagnato da quella sottolineatura che il Giornale di Brescia inserisce nella cronaca della giornata di mobilitazione: “Si può parlare di «sciopero bianco», tenendo conto che l’adesione di principio è stata generale e sentita” scrive la cronista che firma il pezzo, anche se poi le circostanze hanno portato i medici a comportamenti diversi. Non ci sono dubbi sull’opportunità di una iniziativa sindacale che vuole contrastare “una condanna a morte annunciata della sanità pubblica – si legge in una nota di Cisl Medici e di tutte le altre che hanno promosso l’agitazione – che sta travolgendo insieme i diritti dei cittadini (che vedono sottrarsi prestazioni giorno dopo giorno o trasferirle a carico delle loro tasche) e quelli dei medici e dei dirigenti sanitari“. “Al di la’ dei giochi verbali – prosegue il documento – l’insufficienza di risorse economiche rende ormai difficile mantenere i risultati di salute conseguiti, che già’ manifestano le prime crepe con la riduzione degli anni di buona salute nella fascia di età over 65, con l’aumento della spesa privata, che ormai lega il diritto alla salute al censo, con l’eccezionale incremento di diseguaglianze territoriali. Nello stesso tempo peggiorano, anche per l’impoverimento numerico del personale ed il blocco da 7 anni di contratti e turn-over, le condizioni di lavoro di chi e’ chiamato a tutelare la salute dei cittadini”.

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Pubblicato il: 13 Dicembre 2017

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