Seci accetta l’offerta di Carlyle per Officine Maccaferri, ora si apre l’asta in tribunale. Intanto anche Felsinea Factor è ammessa al concordato





Il consiglio di amministrazione di Seci , la holding del gruppo Maccaferri,  nella riunione di martedì 13 ottobre ha accettato in modo incondizionato l’offerta di acquisto avanzata a fine settembre da  Carlyle  e dai suoi coinvestitori Man GLG e Stellex Capital , riuniti nell’ Ad Hoc Group ( AHG)  per  l’intero capitale di  Officine Maccaferri  (si veda altro articolo di BeBeez ). Dopo il via libera all’offerta di Carlyle, Seci ha depositato l’istanza al Tribunale di Bologna per chiedere in tempi brevi l’avvio di una gara per la cessione dell’azienda, che avverrà poi coi termini stabiliti dal tribunale ma sulla base dell’offerta di Carlyle. Secondo quanto risulta a BeBeez , ad oggi non sono arrivate altre offerte vincolanti per rilevare Officine Maccaferri. Ricordiamo che la mossa di Carlyle era stata dettata dall’irruzione sulla scena da parte del colosso francese Vinci , che attraverso una controllata aveva presentato una manifestazione di interesse (si veda  altro articolo di  BeBeez ).Un fatto che sparigliava le carte, visto che lo scorso maggio Officine Maccaferri aveva depositato presso il  Tribunale di Bologna  la richiesta di  concordato preventivo con riserva , dopo aver  sottoscritto un accordo quadro di ristrutturazione   del debito con gli investitori dell’AHG, rappresentativi della maggioranza dei 190 milioni di euro di obbligazioni di Officine Maccaferri (si veda  altro articolo di  BeBeez ). Gli obbligazionisti di AHG avevano presentato un piano che prevedeva l’ erogazione di nuova finanza prededucibile per 60 milioni   a favore di Officine Maccaferri e che alla conclusione avrebbe diluito la famiglia Maccaferri dall’attuale 100% al 4% del capitale della società.

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Pubblicato il: 15 Ottobre 2020

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