Servizi pubblici: servono interventi straordinari per evitare il collasso





Conferenza stampa questa mattina a Brescia per spiegare le motivazioni della protesta nazionale indetta dalle categorie di Cgil Cisl Uil che rappresentano nella nostra provincia i lavoratori della sanità (11.102), degli enti locali (6.155), dei ministeri (915), delle agenzie fiscali (625), degli enti  non economici (500). “La costante riduzione del personale, il blocco delle assunzioni e i continui tagli alle risorse non consentono più di garantire ai cittadini servizi pubblici adeguati e di qualità“, ha sintetizzato con preoccupazione Angela Cremaschini, segretario provinciale della Cisl Funzione Pubblica. UN VUOTO NEI POSTI DI LAVORO E NEL TRASFERIMENTO DEI SAPERI Dal 2015 ad oggi, solo dagli uffici comunali sono uscite 656 persone: non si tratta semplicemente di un vuoto di 656 posti di lavoro, ma di funzioni che sono state scaricate sul resto del personale e soprattutto di un patrimonio di competenze e professionalità che sono andate perdute perché non è stato possibile trasferirle a nessuno. Gli enti locali, ma il discorso vale in generale per il comparto pubblico, hanno un buco di due generazioni di lavoratori.

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Pubblicato il: 5 Giugno 2019

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