A fine 2015 l’esposizione delle prime 40 banche del mondo al settore dello shipping ammontava a 397,84 miliardi di dollari, una cifra praticamente identica a quella di fine 2014. Il tutto mentre la flotta mondiale è salita di 2 mila navi a 91.526 unità, a indicare che evidentemente a finanziare le nuove costruzioni non sono le banche, bensì i fondi di private equity e investitori finanziari asiatici. Lo scrive oggi MF Shipping & Logistica, riferendo di uno studio appena pubblicato dalla società di consulenza greca Petrofin Reserach (scarica qui il report), da cui si evince che l’unico istituto di credito italiano a comparire nella top 40 mondiale è Unicredit che al 31 dicembre scorso aveva un’esposizione verso lo shipping pari a 5,8 miliardi di dollari. L’Italia non è poi considerata nell’aggregato delle statistiche, mentre emerge chiaramente che le banche tedesche sono ancora estremamente esposte, con 91 miliardi di dollari di finanziamenti a fine 2015, in calo dai 112 miliardi del 2014 e soprattutto dal picco di 155 miliardi di fine 2010
Per leggere il resto dell’articolo devi collegarti direttamente sul sito della fonte: