Valgono circa 2,5 miliardi di euro di capitalizzazione di mercato, warrant compresi, nove società italiane che sono state target di altrettante Spac (Special purpose acquisition veichle) negli ultimi anni e che a seguito della business combination si sono ritrovate quotate. Lo scrive MF Milano Finanza in edicola da sabato 20 maggio, che, utilizzando il database di BeBeez, fa il punto sullo stato di salute delle target, per capire se i promotori delle Spac hanno scelto bene le società in cui investire e il momento di mercato in cui farlo. La risposta è nei dati di bilancio delle società che sono state oggetto di business combination e nell’andamento dei rispettivi prezzi di mercato dal momento della fusione a oggi (clicca qui per il file pdf con i tutti i dati e i link agli articoli di BeBeez). Le dieci società-target (di cui nove già acquisite e quotate, cui va aggiunta Sit Group, in attesa di concludere l’integrazione) in media sono poco indebitate (con un livello di leva che non supera le 3,3 volte l’ebitda a fine 2016)e con una discreta redditività. Da quest’ultimo punto di vista, infatti, sono soltanto tre su dieci le società che hanno un margine di ebitda inferiore al 10%, mentre ce ne sono altre tre con un margine superiore al 15%
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