Spada Partners cresce nell’advisory m&a





Spada Partners, che con il nuovo nome da febbraio 2016 prosegue l’attività di consulenza fiscale, finanziaria e societaria dello storico Studio Spadacini,si è accreditato come player nel settore dell’attività di consulenza a supporto di deal di private equity e acquisizioni da parte di corporate, entrando all’improvviso ai piani alti della classifica di Thomson Reuters dedicata all’advisory m&a di mid market e ponendosi per l’attività del primo trimestre dell’anno al tredicesimo posto, a pari merito con PwC, UBI Banca, Alantra e SocGen e prima di Mediobanca. Lo scrive oggi MF Milano Finanza. La stessa classifica pone ai primi posti i colossi internazionali Lazard e Kpmg, ma a partire dal terzo posto grandi banche italiane e internazionali e gruppi di consulenza internazionale sono inframmezzati da boutique italiane come Kon (al terzo posto a parimerito con Morgan Stanley e Credit Suisse), Fineurop (al sesto posto come Unicredit), Imap – Vitale&Co (ottavo come Rothschild), DVR Capital (undicesimo come Arkios Italy) e appunto Spada Partners. Da inizio anno, sotto la guida del managing partner Roberto Spada (fresco di nomina al collegio sindacale di Fincantieri) lo studio ha annunciato almeno otto deal dove è stato advisor: Boglioli, Aleph, Primat, IEB, Ilsa, Tatuus, Tapì e Sadev. Mentre l’anno scorso le operazioni annunciate sono state cinque: Tecmomeccanica, Texbond, Panificio San Francesco, Preziosi Food e Girmi. E in effe studio ha raggiunto nel 2016 un fatturato di circa 10 milioni di euro, di cui un 30% da attività di advisory in operazioni di m&a, Questo traguardo  è stato raggiunto grazie all’arricchimento del team che è passato da 30 a 48 persone, di cui 10 dedicate all’advisor

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Pubblicato il: 9 Giugno 2017

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