Svolta Pir, dovranno investire il 3% in fondi di venture. Pir compliant anche il direct lending





Silvia Fregolent I fondi Pir potranno essere tali soltanto se, oltre a tutte le condizioni stabilite in precedenza dalla legge di bilancio 2017, investiranno il 3% dei loro asset in fondi che investono in startup innovative e pmi innovative. Inoltre saranno “Pir compliant” anche i fondi di credito, che investono quindi in prestiti alle imprese, e i bond derivanti dalla cartolarizzazione di prestiti alle pmi erogati tramite piattaforme fintech. Il tutto, peraltro, con un aumento della soglia di investimento in Pir per la quale è prevista l’agevolazione fiscale. E’ quanto chiesto al governo in una risoluzione presentata oggi alla Commissione Finanze della Camera dall’onorevole PD  Silvia Fregolent e votata all’unanimità da tutte le forze politiche. Ed è quindi più che ragionevole pensare che la nuova legge di bilancio conterrà un emendamento di questo tipo. “L’obiettivo di questa risoluzione è, da un lato, che si formino bolle speculative sui mercati, e, dall’altro, favorive gli investimenti in economia reale”, ha spiegato a BeBeez l’onorevole Fregolent, ricordando che i “i Pir, contrariamente a quanto immaginavano gli scettici, quando l’anno scorso avevamo proposto l’agevolazione, hanno raccolto tantissimo denaro dagli investitori, che adesso merita di essere convogliato su startup e pmi non quotate”

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Pubblicato il: 9 Novembre 2017

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