Teatro: solitudini e smarrimenti ieri e oggi con Anton Checov e Martin Crimp





E’ il dramma dell’incapacità di essere felici. Così potremmo in sintesi definire Zio Vanja, scritto tra il 1896 e ‘97 da Anton Cechov (1860-1904) e rappresentato per la prima volta al Teatro d’Arte di Mosca due anni dopo con la regia di Stanislavskij e Dancenko. E’ un’infelicità esistenziale che attanaglia tutti i personaggi principali, dal […]

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Pubblicato il: 28 Aprile 2024

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