Il gruppo altoatesino Fercam (ottavo in Italia per volume d’affari nel segmento della logistica) si è comprato il gruppo Artoni di Reggio Emilia che a sua volta risulta fra le prime trenta aziende a livello nazionale (scarica qui il comunicato stampa). Artoni Trasporti spa, che sinora faceva capo ad Anna Maria Artoni, fattura circa 200 milioni di euro e conta su una rete di 60 filiali, circa 7 milioni di spedizioni in Italia, 13 mila clienti e 600 dipendenti, ma i ricavi netti sono scesi negli ultimi anni a 206 milioni di euro nel 2014 (da 208 milioni nel 2013), con un ebitda negativo di 5,7 milioni (da 5,6 milioni), un risultato netto negativo di 12,8 milioni (da -13,7 milioni) e un debito finanziario netto di 53 milioni (da 61,3 milioni) (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Grazie all’acquisizione, il fatturato di Fercam toccherà i 900 milioni, di cui la maggior parte riferita ad attività di logistica distributiva e contract logistics. Fercam Finance spa, controllante di Fercam spa, ha chiuso infatti il bilancio consolidato 2015 con 623 milioni di euro di ricavi netti (dai 527,7 milioni del 2014) e un ebitda di 40 milioni (da 34,8 milioni), a fronte di un debito finanziario netto di 70 milioni (da 89,2 milioni) (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). L’acquisizione messa a segno da Fercam si inserisce in un trend crescente di m&a che ha riguardato il mondo dei trasporti e della logistica negli ultimi dodici mesi. MF Shipping& Logistica oggi ricorda per esempio il recente passaggio di BRT al gruppo francese GeoPost, così come l’acquisizione della casa di spedizioni Aprile da parte della Savino Del Bene, la cessione della Trasporti Romagna al fondo Atlante Private Equity e a Unigrains (si veda altro articolo di BeBeez), a Mit passata a Dhl Supply Chain, così come l’acquisizione di Bracchi da parte del fondo di Igi sgr (si veda altro articolo di BeBeez)
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