Tre manifesti a Ebbing, Missouri: l’intervista a Martin McDonagh





La stagione delle premiazioni cinematografiche si è aperta decisamente bene per Tre manifesti a Ebbing, Missouri (Three Billboards Outiside Ebbing, Missouri): il film è infatti apparso come una delle rivelazioni più interessanti alla Mostra del Cinema di Venezia, tanto da aggiudicarsi il favore della critica internazionale con il premio per la migliore sceneggiatura grazie al suo racconto e ai suoi dialoghi taglienti. A capo della regia e della sceneggiatura Martin McDonagh, la cui opera ricca di intensi monologhi è stata accolta da una calorosa esplosione di applausi alla fine della sua proiezione al Lido. La storia di Tre manifesti a Ebbing, Missouri è la seguente: una madre in lutto (interpretata da Frances McDormand) decide di sfidare il capo della polizia (interpretato da Woody Harrelson) appendendo tre giganti manifesti, nei quali lo accusa in modo provocatorio di non aver fatto abbastanza per rendere giustizia a sua figlia, barbaramente stuprata e uccisa. Nel cast è presente anche Sam Rockwell nei panni di un poliziotto razzista, accanto a Peter Dinklage che, a sua volta, si impadronisce di qualche scena del film. Riportiamo qui sotto l’intervista rilasciata da Martin McDonagh all’Hollywood Reporter, dove il regista e sceneggiatore ci spiega alcuni dettagli del suo lavoro in Tre manifesti a Ebbing, Missouri. Com’è stato concepire una protagonista femminile così multistrato?

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Pubblicato il: 21 Settembre 2017

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