Tre settimane per definire il futuro di Clessidra





Ci sono solo tre settimane per trovare una soluzione alla delicata partita sulla quota di controllo di Clessidra sgr, apertasi dopo la prematura scomparsa del fondatore Claudio Sposito, avvenuta lo scorso gennaio (si veda altro articolo di BeBeez). MF-Milano Finanza in edicola da oggi scrive infatti che il consiglio di amministrazione della maggior società italiana di gestione di fondi di private equity aveva fissato il prossimo 15 aprile come termine entro il quale gli investitori dovranno pronunciarsi sulla nuova “key men clause”, cioè sulla clausola che identifica nel presidente Francesco Trapani e nell’amministratore delegato Maurizio Bottinelli gli uomini chiave della sgr (nel senso che, se uno dei due uscisse di scena, gli investitori sarebbero chiamati a confermare o meno il nuovo team di gestione del fondo di cui sono sottoscrittori). La precedente clausola key men era ovviamente scattata lo scorso gennaio, quando è mancato Sposito. Il giornale riferisce anche che Trapani nel corso dell’ultimo mese ha incontrato gli investitori dei fondi Clessidra per conoscere il loro punto di vista e sarebbe tornato dal tour internazionale con un via libera condizionato al fatto che lui stesso avrebbe rilevato la quota di maggioranza dell’sgr, così come era stato già deciso nelle precedenti settimane, ma in via informale e senza però discutere di tutti i dettagli con Manuela del Castillo Sposito, vedova del fondatore dell’sgr. Era quindi previsto che nei giorni scorsi venisse firmato l’accordo tra Trapani (che attualmente non possiede azioni della sgr) e la famiglia Sposito per il passaggio delle quote e che copia di quell’accordo fosse inviata in tempo agli investitori, in modo tale da ottenerne il via libera formale nei tempi fissati. Come noto, però, le cose non sono andate così, perché lunedì scorso 21 marzo le trattative tra le due controparti si sono interrotte in maniera brusca (si veda altro articolo di BeBeez)

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Pubblicato il: 26 Marzo 2016

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