Trevi dopo l’aumento di capitale chiude in utile il primo semestre e punta a 52 mln euro di ebitda per il 2020





Trevi Finanziaria Industriale (Trevifin) , gruppo di ingegneria del sottosuolo quotato a Piazza Affari e controllato da FSI Investimenti e Polaris Capital Management , ha chiuso il primo semestre di quest’anno con un netto aumento dell’ebitda ricorrente a quota 34,3 milioni (+43%) e dell’utile netto di a quota 251,5 milioni (contro la perdita di 25,7 milioni del giugno 2019) sebbene a fronte di un calo dei ricavi a 238,4 milioni di euro (-21% dallo stesso periodo del 2019). Il tutto in presenza di una forte riduzione dell’indebitamento finanziario netto dai 735 milioni di fine anno ai 251 milioni di fine giugno (si veda qui il comunicato stampa ). Per il 2020, Trevi ha confermato le previsioni dello scorso aprile: ricavi per 489 milioni, un ebitda per 52 milioni . Un miglioramento della situazione che è il risultato del successo dell’aumento di capitale concluso lo scorso maggio (si veda altro articolo di BeBeez ). Nel dettaglio, sono state sottoscritte oltre 15 miliardi di azioni, per un controvalore di quasi 150 milioni di euro  (si veda altro articolo di BeBeez ). L’aumento di capitale da 130 milioni di euro offerto in opzione ai soci è stato sottoscritto in cash  per 87,7 milioni, di cui 77,5 milioni (38,7 milioni ciascuno) sottoscritti dai soci istituzionali di Trevi,  FSI Investimenti  (controllata da  Cdp Equity )  e Polaris Capital Managemen t , come previsto all’accordo di investimento del 5 agosto 2019 (si veda altro articolo di BeBeez ). L’aumento di capitale si inserisce nel contesto della più ampia operazione di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell’indebitamento finanziario volta al rilancio industriale del Gruppo Trevi.

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Pubblicato il: 24 Settembre 2020

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