Trump vs Clinton: quozienti intellettivi a confronto





  “Quanto dev’essere intelligente un presidente degli Stati Uniti?” Questo curioso titolo è apparso su Scientificamerican.com il 26 maggio 2015 a firma di David Z. Hambrick, professore del Dipartimento di Psicologia della Michigan State University ed editorialista del New York Times. La domanda che si poneva il professore era precedente alla comparsa sulla scena di Donald Trump, prima cioè il candidato repubblicano demolisse ogni visione politically correct su come dovrebbe comportarsi un candidato che ambisce alla presidenza degli Stati Uniti e su quali valori dovrebbe incarnare. Ma è precedente anche alla vittoria alle primarie di Hillary Clinton, che da mesi insegue la poltrona della Casa Bianca puntando tutto sulla sua statura politica e sul suo profilo di donna fiera e democratica, in opposizione al “bullo newyorchese” (copyright Time magazine).Il fattore “Quoziente Intellettivo”Hambrick nel suo articolo citava uno studio del 2006 dello psicologo dell’Università della California Davis Dean Keith Simonton, il quale aveva utilizzato un approccio di ricerca istoriometrico per stimare la correlazione tra Quoziente Intellettivo (QI) e successo presidenziale, indagando sui primi 42 presidenti degli Stati Uniti, da George Washington a George W. Bush

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Pubblicato il: 11 Ottobre 2016

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