Whatsapp: potrebbe non essere più gratis





Whatsapp, Telegram, Viber e tutte le altre app che prevedono un servizio di chat “gratuito” potranno essere costrette a negoziare con le società di telefonia un “pagamento equo, proporzionato e non discriminatorio” per il fatto di utilizzare le reti internet e i numeri di telefono pagati dagli operatori. Questo doppio privilegio di cui fino ad ora hanno goduto le società di messaggistica istantanea è entrato nel mirino dell’Autorità garante per le Comunicazioni. Nell’indagine svolta “Sui servizi di comunicazione elettronica” si propone perciò il pagamento di una sorta di pedaggio per l’utilizzo di reti e numeri per i quali le compagnie telefoniche sostengono dei costi. Ad ogni modo, le società di tlc non potranno pretendere cifre spropositate, specie dalle app più piccole

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Pubblicato il: 29 Giugno 2016

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